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OGM – Progetto MARLON e banca dati IPAFEED

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01/10/2015 – Problematica OGM e colture GM – La banca dati IPAFEED, recentemente lanciata, è un risultato importante del progetto MARLON finanziato dall’UE: contiene informazioni per il monitoraggio dei possibili impatti delle colture geneticamente modificate (GM) sulla salute degli animali da allevamento. Fornendo consulenza e i mezzi per monitorare da vicino i rischi legati all’uso dei mangimi GM negli allevamenti, il progetto si propone di aiutare i legislatori e la filiera alimentare a garantire un’individuazione tempestiva ed efficace di tali rischi.

Al fine di garantire più trasparenza, il progetto MARLON si è proposto di raccogliere in un’unica piattaforma le conoscenze riguardanti le colture GM nei mangimi animali. Per creare la banca dati IPAFEED sono state estratte le informazioni da documenti scientifici con descrizioni dettagliate di ogni studio, risultati accessibili e collegamenti alle fonti. La banca dati è stata continuamente aggiornata durante i tre anni del progetto, che si è concluso a luglio 2015.

Inoltre, 11 partner del progetto di otto paesi hanno svolto indagini nei loro rispettivi paesi. I ricercatori hanno raccolto informazioni su, ad esempio, gli indicatori della salute animale misurabili e come analizzare al meglio l’esposizione. Sono anche stati sviluppati strumenti e linee guida per agevolare il monitoraggio della salute a lungo termine degli animali esposti ai mangimi derivati da colture GM.

La buona notizia – sia per i legislatori che per l’agricoltura europea – è che i dati raccolti dalle sperimentazioni controllate sull’alimentazione animale a breve termine, lungo termine e multi generazionali, non hanno rivelato effetti negativi sulla salute degli animali nutriti con ingredienti GM.

Alcuni potrebbero addirittura sortire effetti benefici: dagli studi è emerso, ad esempio, che le colture GM resistenti agli insetti potrebbero contenere livelli inferiori di sostanze chimiche tossiche prodotte dai funghi che colonizzano le colture danneggiate da insetti.

Fonte: sito della Commissione EU del 15/09/2015 – CORDIS Servizio Comunitario di Informazione in materia di Ricerca e Sviluppo

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